I primi segnali dell’autismo (1)

Spesso mi chiedono quali siano i primi segnali che nei bambini piccoli possono indicare la presenza di una sindrome autistica, e a che età si manifestino. Oggi sappiamo che i sintomi sono molto precoci, e intorno ai 18 mesi è già possibile individuare comportamenti che possono segnalare l’autismo. Sarebbe dunque importantissimo che quando il bambino, ogni bambino, compie 18 mesi, il suo pediatra somministrasse ai genitori un semplice questionario, che consentirebbe di attivare quelle risposte e quelle strategie che la scienza contemporanea ha stabilito essere le migliori, e che possono aiutare moltissimo il bambino nel suo sviluppo (anche se poi risultasse non essere affatto autistico). Nel video che inserisco (in inglese, ma non ha importanza la lingua), vediamo due segnali di possibile autismo: l’assenza del contatto oculare e un comportamento ripetitivo tipico: il bambino innalza continuamente colonne di blocchetti per costruzioni, senza che appaia un senso di gioco. Si noti che quando è stato realizzato il video la mamma ignorava ancora che la sua bimba (Jade) fosse autistica, e non sospettava il significato dei suoi comportamenti anomali. Un segnale molto diffuso nei bambini autistici, che dovrebbe allarmare i genitori, è l’assenza di contatto oculare: il bambino non guarda in faccia le persone, come se i loro volti non lo interessassero affatto. Attenzione, però: non è detto che un bambino che guarda negli occhi le persone sia sicuramente normale, non autistico. Mio figlio ha sempre guardato le persone negli occhi, ma è assolutamente autistico. Bisogna tener presente che i comportamenti che possono segnalare l’autismo sono molti, e non necessariamente sono tutti compresenti nella stessa persona. Lo stesso vale per l’innalzamento di pile di oggetti, ecc. Quello che bisogna guardare con attenzione è se nel bambino vi sia un qualche comportamento ripetitivo, stereotipato e privo di un senso di gioco.

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