This entry was posted on giovedì, 7 aprile 2011 at 10:18 am and is filed under Orto di San Francesco, stampa/media, video. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Nel servizio si parla pure di quel corso on line. Consiglio a voi di vederlo e di investire sull’aba , almeno per i bambini. Perché con le cifre da voi spese(anche molto meno) si potrebbe fare un bellissimo intervento cognitivo comportamentale.
Siamo convinti sostenitori dell’intervento cognitivo-comportamentale. Denunciamo appunto la discriminazione tra le famiglie che sono in grado di permetterselo e quelle non abbienti, che ne sono escluse. La questione è culturale e politica. Nel servizio non si parla comunque delle spese sostenute da noi, ma del costo in genere di un intervento intensivo di qualificati professionisti.
Il problema è che si continua a spendere moltissimo in terapie occupazionali, che non sono nemmeno delle vere terapie, mentre specie nei bambini piccoli si dovrebbe investire nell’ABA. Dico ABA perché con intervento cognitivo comportamentale, talvolta si hanno interventi poco efficaci, mentre se si fa ABA , rispettandone le regole, i risultati (miglioramenti) sono sicuri. Per questo vedere bambini che fanno terapie(?) occupazionali mi infonde una profonda tristezza.
D’accordissimo sul fatto che l’aba dovrebbe essere accessibile a tutti, però non dimentichiamo che vengono spesi moltissimi soldi nel privato pure in psicomotricità, pet-terapy, ippoterapia,musicaterapia ect….. Quindi prima dobbiamo cambiare la mentalità per poi ottenere interventi utili. Le case famiglia costano sicuramente di più di un intervento aba ,dove si coinvolgano scuola e casa.
ABA viene citato a volte come fosse la soluzione di tutti i problemi, mentre è solo un buon approccio, che ha tutta una sperimentazione scientifica alla base, ed una continua verifica. Tuttavia, proprio la verifica ci mostra come i soggetti trattati con ABA precocemente ottengono risultati tanto migliori quanto più elevato è il loro punto di partenza. Questo significa che i soggetti con ritardo mentale grave e gravissimo (che sono moltissimi) otterranno anche con ABA risultati piuttosto limitati, e in ogni caso rimarranno sempre bisognosi di una presa in carico totale. E la regressione è sempre possibile, in ogni fase della vita. Non è ripetendo il mantra ABA che si risolvono tutti i problemi. Occorre una visione molto più ampia. Per questo affermo che l’autismo è un problema politico. .
Ci sono autistici adulti, autistici di vent’anni, ecc., che hanno bisogno non solo di ABA, ma di attività fisica, di vita all’aria aperta, ecc. L’Orto di San Francesco è nato per questo.