Comunicato stampa ANGSA VENETO-AT

31/12/2014

ATangsa

Di fronte all’ennesimo episodio di trattamento inadeguato di un bambino autistico nella scuola, questa volta verificatosi in un istituto comprensivo di Mogliano Veneto e riportato dalla stampa locale, le associazioni ANGSA Veneto onlus e Autismo Treviso onlus ribadiscono quelli che dovrebbero essere dei punti ormai solidamente acquisiti, ma risultano invece ancora alquanto precari.
1. Per una buona inclusione dei bambini e ragazzi con autismo nella scuola è necessaria una convinta, attiva e aperta collaborazione delle famiglie. Una impostazione a compartimenti stagni è del tutto disfunzionale e improduttiva. Le famiglie sono portatrici di un sapere sul proprio figlio che deve essere per quanto possibile condiviso con la scuola, e il lavoro svolto a scuola deve essere fatto conoscere alla famiglia, ma ancor prima le sue linee devono essere costruite insieme nel PEI. “Sinergia” è un concetto fondamentale, che spesso però non trova attuazione, e da questa non attuazione discendono a catena molti problemi.
2. Gli insegnanti curricolari devono essere coinvolti, ai compagni di classe e al personale non docente devono essere fornite le conoscenze e le competenze sull’autismo che servono per una buona inclusione. Se necessario, anche l’ambiente deve essere modificato secondo le particolari esigenze del soggetto autistico. Fondamentale è anche l’apporto professionale della neuropsichiatria infantile.
3. L’insegnante di sostegno ed eventualmente anche l’assistente assegnati all’allievo con autismo devono essere specificamente formati. Non è possibile lavorare su una disabilità così impegnativa se si è privi di ogni conoscenza in materia di autismo. Invece spesso questo ancora avviene: a soggetti autistici vengono assegnati insegnanti di sostegno digiuni di ogni nozione specifica e privi di esperienza, con conseguenze che possono essere disastrose, sia per il bambino o ragazzo sia anche per chi lavora con lui, come dimostrano i casi di burn-out e i casi più gravi di trattamento inadeguato, maltrattamento e violenza.

Auspichiamo  che il bambino possa riprendere la frequenza della scuola materna con le condizioni descritte. Ci conforta che l’insegnante sia stata sospesa dall’incarico.

Ringraziamo le persone  che sono state solidali con la famiglia segnalando i comportamenti inadeguati dell’insegnante. Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia.

Fabio Brotto (Presidente Autismo Treviso onlus)

Sonia Zen (Presidente di Angsa Veneto onlus)


Una Torta per l’Autismo

30/09/2014

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Chi non potesse essere presente ma volesse comunque sostenere il progetto “l’Orto di san Francesco” può farlo attraverso una piccola donazione sul c/c postale 95785846, intestato ad Associazione AUTISMO TREVISO ONLUS, oppure con un bonifico
IBAN: IT 34 P 07601 12000 000095785846


01/07/2014

Un video realizzato da Tello De Marco, che ringrazio sentitamente.


Ringraziamo Amici e Amiche

16/04/2014

Grazie

Grazie di cuore a tutti i 690 Amici e Amiche di Autismo Treviso onlus che nella dichiarazione dei redditi del 2012 ci hanno destinato il 5 per mille, e ci consentono col loro prezioso contributo di portare avanti il nostro progetto dell’Orto di San Francesco. Per noi siete fondamentali, e a voi va tutta la nostra riconoscenza. Ricordatevi di noi anche quest’anno!

Destinare il 5 per 1000 ad Autismo Treviso onlus non costa nulla: basta scrivere nell’apposita casella del modello per la dichiarazione dei redditi il nostro Codice Fiscale 94125090269.

 

 


Consapevolezza

02/04/2014

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La consapevolezza si va diffondendo. Ma è chiaro che non basta. Occorrono i fatti, e i fatti seguono troppo lentamente.


Porte Aperte 2014

22/03/2014

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Ogni goccia è benvenuta

01/02/2014

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Ringraziamo i supermercati Alì per il gentile contributo al nostro progetto L’orto di San Francesco assegnato all’interno dell’iniziativa We Love People.


5 per mille

26/05/2013

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Ambiente ecologico

02/05/2013

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Ludovico ai fornelli. L’abilitazione delle persone con autismo, rispettosa delle caratteristiche di ciascuno e delle sue potenzialità, deve avvenire in ambiente ecologico, cioè tale da riflettere la strutturazione della vita quotidiana. È quel che si cerca di fare all’Orto di San Francesco.


Porte aperte all’Orto

20/03/2013

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Venite!


Due cose sull’autismo

13/10/2012

Un’uscita dall’Orto

12/10/2012

Lo spirito di apertura che anima l’Orto di San Francesco prevede frequenti uscite. Un giorno in cui all’Orto c’erano solo Jessica e Tobia, le due educatrici Barbara ed Elena hanno organizzato un pic-nic sulle sponde del Sile. Ovviamente, tutto ben strutturato.


Vendemmia

27/09/2012

Moltissime persone con autismo patiscono un sovraccarico sensoriale. Il mondo circostante è pieno di stimoli: rumori di ogni tipo che si sovrappongono, oggetti che appaiono e scompaiono in un flusso incessante, persone che interagiscono e che ti rivolgono richieste incomprensibili o ti chiedono di fare cose che non capisci. Anche i volti sono mutevoli, e inseguire i loro continui cambiamenti per capire cosa significano è faticosissimo per quelli che non sono in grado di cogliere spontaneamente il senso di un sorriso o del tono della voce. La vita di un soggetto autistico, il cui cervello funziona in modo rigido, ed è in grado di processare un elemento alla volta, e di tenere aperto un solo canale sensoriale alla volta (esagero un po’ per farmi capire), è molto stressante: da lui si pretende tantissimo in rapporto alle sue capacità, e spesso lo si chiede anche in modo sbagliato. L’Orto di San Francesco è un ambiente che vuol tener conto delle difficoltà intrinseche all’essere autistico: la campagna è un luogo in cui gli stimoli sensoriali sono meno numerosi e meno fastidiosi. Nella foto vediamo Ettore intento alla vendemmia nel silenzio della vigna.


Una torta per l’autismo

21/09/2012

Stand di Autismo Treviso onlus nel mercatino Bio-Naturae.


Fratelli e sorelle

10/09/2012

Cliccando sull’immagine si va al programma del seminario con Bert Pichal