Omotossicologia

L’erronea credenza che l’autismo sia provocato da una forma di inquinamento dell’organismo, e che perciò possa essere curato tramite una sorta di depurazione, porta oggi molti verso la pseudoscienza chiamata omotossicologia. Essa ha gli stessi fondamenti dell’omeopatia, cioè nessun fondamento.

Se i profitti dell’industria farmaceutica sono grandi, che dire di quelli di una grande azienda di prodotti omeopatici come la Boiron? Almeno la farmaceutica fa ricerca, e deve confrontarsi pubblicamente, e deve render conto dell’evidenza. Ma l’omeopatia non fa ricerca, si basa su di un sapere che sta tra il magico e lo psicologistico. In definitiva, l’omeopatia è un nulla venduto a caro prezzo, e genera profitti enormi. La scienza e l’omeopatia sono due cose ben distanti, e lo mette in luce il dibattito tra Garattini e Boiron. Non mi meraviglia, tuttavia, di trovare immumerevoli adepti delle cure omeopatiche tra i membri della borghesia colta europea: atea, irrazionalista e nemica della scienza sperimentale. L’estrema diluizione del principio attivo nei prodotti omeopatici corrisponde all’estrema diluizione delle facoltà razionali.

Se dunque un medico propone per il trattamento dell’autismo l’omotossicologia, si colloca nel vasto ambito della pseudoscienza e della ciarlataneria.

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2 Responses to Omotossicologia

  1. Davide ha detto:

    A prescindere dal dibattito sull’autismo, nel quale non desideriamo entrare anche per rispetto alle famiglie colpite da questo grave problema, ci permettiamo di intervenire, come medici specialisti in medicine complementari, per garantire al lettore un punto di vista differente sull’oggetto di questo post, che ci pare ingeneroso, scientificamente del tutto scorretto, e anche discutibile nei toni. Oggi, grazie alle ricerche e alle sperimentazioni compiute soprattutto negli ultimi 10 anni, siamo in grado di comprendere e spiegare i principi fondamentali alla base del paradigma medico Omeopatico (il principio della similitudine e delle dosi infinitesimali). Siamo consapevoli dei suoi limiti, ma abbiamo l’evidenza dei suoi risultati. Avere fiducia nelle cure omeopatiche non è più “un atto di fede”: i farmaci omeopatici godono di sperimentazione (di laboratorio e clinica), è riconosciuto il loro meccanismo d’azione, è possibile verificarne i risultati su numeri adeguati di pazienti. Questo aspetto ha dato un grande impulso all’evoluzione dell’Omeopatia nel nostro Paese: il buon fine della sperimentazione clinica e di base è infatti un elemento fondamentale per la scelta di un farmaco da parte del medico. Oggi l’Omeopatia sta colmando anche questo vuoto. E’ venuta a cadere così anche una delle critiche più comuni portate all’Omeopatia: non ci sono evidenze scientifiche della sua efficacia: a contraddire questa affermazione abbiamo oggi ad esempio una pubblicazione di grande valore ed interesse, dal titolo “Le evidenze scientifiche dell’Omeopatia e dell’Omotossicologia”, già alla sua quinta edizione. Nel volume sono riportati centinaia di lavori clinici e di base tra i più significativi, condotti secondo metodologie sperimentali di qualità, e pubblicati su 19 testate scientifiche internazionali indicizzate, che rispettano in modo rigoroso i criteri e le metodologie scientifiche attualmente imposte dalla comunità medica. Alla luce dei lavori pubblicati nel volume “Le evidenze scientifiche dell’Omeopatia e dell’Omotossicologia” cade un altro classico caposaldo delle critiche all’Omeopatia: funziona solo per effetto placebo. Sarebbe facile rispondere con un’altra domanda: l’effetto placebo è così evidente anche sugli animali? Eppure l’Omeopatia viene usata, e con successo, in veterinaria. Ma preferiamo rispondere con il lavoro pubblicato a Novembre 2009 su Pulmonary Pharmacology and Therapeutics (“Low dose oral admnistration of cytokines for treatment of allergic asthma”), che ha dimostrato inequivocabilmente gli effetti biologici di bassi dosaggi omeopatici sulle cavie da laboratorio. Affermare che l’effetto placebo possa funzionare sui topi ci sembra davvero azzardato e scientificamente insostenibile. E se non bastasse, si hanno anche le evidenze dell’attività di diluizioni, attivate secondo la tecnica omeopatica, su cellule isolate, nonchè è assodato l’effetto di integratori omotossicologici sulle piante (anche in questo caso confermato da pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali), resterebbe quindi da capire di che tipo di “effetto placebo” possa soffrire un’edera.Con l’Omeopatia e ancora di più con l’Omotossicologia siamo oggi di fronte ad un metodo di cura biologico che fa ricorso ad una farmacologia omeopatica moderna con delle solide basi di sperimentazione clinica. Alla luce di queste considerazioni e di questi dati che ci sentiamo di essere certi di un fatto: non esiste la medicina buona e quella cattiva, esiste una sola medicina ed è quella che cura il paziente e tenta di guarirlo. Un atteggiamento culturale e scientifico, per il quale ogni volta il medico dovrebbe interrogarsi sul migliore degli interventi terapeutici possibili. Per un interessante spunto di riflessione sui meccanismi di funzionamento dei farmaci omotossicologici è possibile guardare questo video: http://www.youtube.com/user/GUNATV#p/u/31/KPzi3rFZuM0
    In questo post viene fatta un’accusa molto violenta ai Medici che, in scienza e coscienza, curano anche con l’Omeopatia i propri pazienti: è inaccettabile che si definiscano gli oltre 20.000 Medici italiani “ciarlatani”, estendendo l’attacco a tutti i medici che nel mondo praticano l’Omeopatia, perchè tra questi medici figurano illustri clinici, direttori di cattedre universitarie, primari e tanti, tantissimi professionisti che ogni giorno si prendono cura della salute dei propri pazienti. E, per concludere, è bene ricordare che la FNOMCeO (Federazione Italiana degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) nel Giugno del 2002, nell’Assemblea di Terni, ha sancito come atto medico la prescrizione dei medicinali omeopatici e ha istituto i Registri dei Medici Esperti in Omeopatia, e che la direttiva Europea sui Farmaci qualifica il prodotto omeopatico – qualora ottenuto mediante buone pratiche di fabbricazione – come farmaco a tutti gli effetti. Con tutto il rispetto per il mondo dell’informazione sul web, è bene quindi che la medicina sia lasciata ai medici.
    Per il Direttivo AIOT (*), l’Ufficio Stampa

    (*) A proposito di A.I.O.T. L’ A.I.O.T. – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia – fondata nel 1983 a Milano, è attualmente l’Associazione Medica più rappresentativa a livello nazionale nel campo della Medicina Omotossicoligica ed Omeopatica. Impegnata in particolare nella ricerca e la formazione nel campo della Medicina Biologica, sino ad oggi ha contribuito alla formazione di oltre 15.000 Medici e 5.000 Farmacisti Italiani.

    • Fabio Brotto ha detto:

      “E’ bene che la medicina sia lasciata ai medici” voi dite. A quali medici? Ne conosco molti che reputano l’omeopatia una palla. Ecco un’affermazione sulla quale esercitare la critica. Essa invoca una competenza esclusiva su di una materia entro la quale esiste un dibattito ed uno scontro di posizioni. Ma allora, se la sovranità assoluta fosse dei medici, e nessun profano potesse toccare l’argomento, come potrebbe un paziente esercitare il diritto di scegliere la cura, un diritto sancito dal nostro ordinamento, senza ragionarne? Garattini mette bene in luce, nel video che ho pubblicato, come in moltissimi preparati omeopatici il principio attivo sia totalmente assente, e l’efficacia curativa dell’omeopatia non sia affatto una evidenza, altrimenti sarebbe irrazionale opporvisi. E io sto con Garattini, senza se e senza ma. La teoria sulla quale si basano le cure omeopatiche mi sembra fumosa e misticheggiante. E l’applicazione dell’omotossicologia all’autismo, fondata su di un’interpretazione dell’autismo stesso priva di un riscontro scientifico adeguato, è una conferma della mia idea dell’omeopatia come un nulla che non cura per nulla.
      Una precisazione: questo è un blog con una sua precisa posizione, non è uno spazio di dibattito. I commenti sono moderati. I sostenitori delle cure omeopatiche, dell’omotossicologia, delle camere iperbariche, dell’abolizione dei vaccini, e i sostenitori di teorie della congiura non sono ospiti graditi.

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