Sulle strade, fuori strada

 copertina settimanale panorama

Su Panorama compare un servizio sull’autismo, il resoconto di un’esperienza privata, cui il settimanale dà grande risalto dedicandole la copertina. Qui si legge l’intervista a Franco Antonello, e qualche commento, compreso il mio, che riporto anche qui.

Sono padre di un ragazzo autistico di 13 anni. Concordo con la critica di RdA. L’intervista contiene un solo elemento davvero condivisibile: la denuncia del fatto che il destino finale dei nostri figli è una vita di reclusione e sedazione, se non cambia profondamente la cultura attuale sull’autismo. L’intervista veicola idee imprecise e pericolose, anche radicalmente erronee, e anzitutto le due seguenti. La prima è quella che con la “comunicazione facilitata” via computer la persona con autismo riesca ad esprimere una sua ricca interiorità, avvalorando la tesi infondata dell’esistenza di un “guscio” autistico. La scienza ha mostrato con esperimenti dalle conclusioni irrefutabili che la CF è una bufala, e che i pensieri che passano non sono quelli della persona con autismo ma quelli del “facilitatore”, che con opportune pressioni in certe parti del corpo “facilita” la scrittura. Certo, per un genitore l’illusione che il figlio provi davvero quei sentimenti (che non riesce a dire a parole e che i suoi comportamenti, se ben analizzati, smentiscono) è estremamente consolante, e di qui il successo di questo metodo (di cui negli USA a livello scientifico non si parla più). Il metodo in questione è anche apertamente sconsigliato dalla nuova Linea Guida dell’Istituto Superiore di Sanità. Il secondo grave errore è quello del suggerire che l’autismo sia scatenato dalle vaccinazioni. Questa connessione non è stata dimostrata mai, e invece il terrore dell’autismo ha indotto molti genitori a non vaccinare i figli, con conseguenze gravi, e talvolta mortali (cfr “The Panic Virus” di Seth Mnookin). Il fatto che il sig. Antonello per suo figlio le abbia provate tutte (compresi santoni e sciamani) evidenzia da parte sua un rapporto con la scienza quanto meno problematico. Nell’intervista quello che prevale è il piano emotivo, ma su questo piano non si va verso una meta positiva per i nostri figli, per quanto ricchi possano essere i mezzi messi in campo.
Fabio Brotto, presidente di Autismo Treviso onlus

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5 Responses to Sulle strade, fuori strada

  1. Debora ha detto:

    Sono mamma di un bambino autistico di 12 anni. Ho letto con attenzione e curiosità questo articolo. Condivido ogni parola da lei scritta a commento. Peccato, un’occasione persa per fare chiarezza a giusta informazione. Adesso va molto di moda questa “mistica” dell’autismo, viste come persone quasi dotate di speciali poteri, vedi per esempio il telefilm “Touch” si Sky, molto pubblicizzato in questi giorni.

    • Fabio Brotto ha detto:

      Sì, purtroppo l’unico autismo che passa nei nostri media è quello delle persone con “poteri”. Infatti, la questione è sempre quella del potere, che in realtà i nostri figli non hanno per niente, perché privi di molte abilità fondamentali. Ma un discorso serio non lo affronta nessuno, e a 18 anni la maggior parte degli autistici italiani sparisce. Altro che “poteri”!

  2. simona zannoni ha detto:

    Sono la mamma di un ragazzo autistico di 15 anni,e concordo pienamente con i commenti precedenti.Quando sento parlare di autismo e cf inorridisco,mi sento” presa in giro”.Sono una madre che conosce il proprio figlio ,i suoi punti di forza e le sue criticità. Ognuno è libero di fare ciò che ritiene più utile per il proprio figlio e per se stesso ci mancherebbe ! IO preferisco stare con i piedi per terra non ho bisogno che qualcuno mi convinca di avere un figlio con poteri straordinari mio figlio è meraviglioso così com’è punto e a capo.Occorre invece a mio parere dare ai nostri ragazzi gli strumenti di cui hanno veramente bisogno per vivere in questo mondo così caotico e difficile da comprendere per loro ma nel quale devono e possono vivere . I metodi ci sono e sono quelli testati e riconosciuti validi dalla comunità scientifica europea e internazionale, FIDAMOCI! I l’ho fatto e vi posso garantire che i risultati sono straordinari

  3. paola ha detto:

    Ciao a tutti, sono la mamma di un bimbo di 5 anni con una diagnosi di spettro autistico. Da 7 mesi il mio bimbo sta facendo l’ABA e migliora ogni giorno! Io sono entusiasta dei risultati che stiamo ottenendo! Certo è costoso, tutto a nostre spese, ma sono i soldi meglio spesi in tutta la mia vita.
    paola

    • Fabio Brotto ha detto:

      Infatti, gentile Paola, ormai il quadro di ciò che funziona e ciò che non funziona è piuttosto chiaro, e la Linea Guida dell’ISS lo dice chiaramente. A questo punto ai soggetti autistici dovrebbe essere dato quello di cui hanno bisogno, e le famiglie non dovrebbero subire la discriminazione tra quelle che possono sostenere la spesa del trattamento e quelle che non possono.

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