Sono passati due anni da quando abbiamo formulato queste quattro domande. Ne aggiungiamo una quinta: quali percorsi sono stati elaborati per le persone con autismo adulte? Ovvero, che programmi specifici sono stati ideati, quali strutture dedicate, quale personale preparato, con quali tempi e con quali obiettivi? E quanti denari vi saranno investiti? Vi è il ragionevole timore che non si stia muovendo foglia, o quasi…
Poniamo che io sia il genitore di un bambino di 3 anni, e che abbia il forte sospetto che mio figlio sia autistico. Poniamo pure che il sospetto sia condiviso dal mio pediatra. Il mio pediatra sa (ma non tutti i suoi colleghi in provincia di Treviso lo sanno) che l’ASL dispone di un centro dedicato, il Samarotto, e me lo dice. Che farò io allora? Nel 2012 è assai facile che il mio primo atto sarà quella di andare in Internet e digitare sul motore di ricerca qualcosa come “Samarotto Treviso autismo”. Ebbene, non troverò nulla, o quasi. Idem sul sito ufficiale dell’ULSS 9. Troverò qualcosina solo nei siti di Autismo Treviso onlus. Questo, nell’era di Internet, ha dell’incredibile, ma le cose stanno in questi termini. Ora, la domanda è: perché il Centro Samarotto e l’ULSS 9 hanno scelto questo basso profilo, questa sostanziale invisibilità (dopo l’iniziale servizio di
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