I bambini e i ragazzi autistici vanno a scuola. Spesso il loro inserimento è difficile se mancano competenze e sinergie tra insegnanti, personale scolastico, professionisti del settore e famiglie. Qualche volta le esperienze risultano positive. Ma per gli autistici il pomeriggio e le vacanze sono sempre tempi vuoti, in cui, se lasciati a se stessi, non sanno cosa fare, e finiscono per accentuare i loro comportamenti problematici, le loro ansie e le loro stereotipie. Le famiglie sono in grave difficoltà, perché i bambini diventano ragazzi e poi uomini, con i bisogni di tutti i giovani in crescita. Difficilmente qualcuno si occupa di offrire loro ambienti accoglienti, dove poter svolgere attività adatte alla loro condizione, giochi e sport, e dove poter progredire nella difficile conquista del grado di autonomia personale possibile per ciascuno. Anche i bambini e i ragazzi autistici hanno bisogno di muoversi, di fare attività fisica, di correre, di respirare all’aria aperta e al sole. Ma anche queste attività “naturali” devono essere insegnate loro attraverso percorsi educativi specifici. Hanno quindi bisogno di avere un luogo al di fuori della famiglia, dove trovare amici che accettino i loro interessi ristretti e ripetitivi, che li aiutino ad ampliare gli orizzonti attraverso rapporti sociali che accrescano la loro autostima aiutandoli nel contempo a compiere semplici azioni utili nella vita quotidiana.
Per venire incontro a questi bisogni e colmare questo vuoto nasce, per iniziativa di un gruppo di genitori dell’Associazione Autismo Treviso, “l’orto di San Francesco” a Casale sul Sile in vicolo Guido Corsi 4.
In questa struttura attualmente 9 bambini e ragazzi con autismo sono impegnati in:
- Laboratorio di cucina
- Giardinaggio e piccolo orto
- Accudimento di animali
- Laboratorio di falegnameria
- Svolgimento di compiti scolastici
- Momenti di gioco e sport
Tra le attività proiettate all’esterno sono previste:
- Educazione stradale
- Educazione all’uso di mezzi pubblici
- Fare piccoli acquisti
- Piscina
- Inserimento degli utenti in iniziative culturali, sportive e di tempo libero già presenti sul nostro territorio
Il progetto prevede la presenza di uno psicologo responsabile, di educatori e di volontari.
“L’orto di San Francesco” vuole proporsi come modello di apertura del mondo dell’autismo: è possibile svolgervi attività di volontariato e di tirocinio, per una diffusione di conoscenze e competenze che unisca in un circolo virtuoso scuola, università, famiglie e servizi sociali.