Nel suo intervento al congresso internazionale di Catania Matthijs Muijen, consulente per la Salute Mentale presso l’Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa, ha posto l’accento sul fatto che in tutti i Paesi avanzati si sta verificando un passaggio di competenze tra gli istituti, dove fino a pochi anni fa venivano reclusi i malati di mente (intesi in senso vasto – tra loro vi erano numerosi autistici) e la comunità. Sempre più le persone con malattie o disabilità mentali vengono aiutate a vivere secondo una idea di inclusione, naturalmente da attuarsi secondo le possibilità di ciascuno e con le metodologie adeguate.
Muijen ha anche messo in luce come sia fondamentale la preoccupazione per la salute e il benessere di coloro che all’interno delle famiglie si prendono cura delle persone con problemi mentali. Da tempo vado dicendo in ogni occasione che l’autismo non colpisce una persona isolata ma la sua intera famiglia: questo è un punto che le istituzioni ad ogni livello dovrebbero tener ben presente.