Parlando al congresso internazionale di Autism Europe a Catania, Eric Fombonne ha definito sconcertanti i risultati degli studi genetici sull’autismo degli ultimi anni. In totale, soltanto una percentuale che si colloca tra l’8% e il 15% dei casi di autismo può essere fondatamente ascritta a fattori genetici.
Fombonne ha affermato poi che per quanto riguarda le tendenze epidemiologiche l’evidenza rimane ambigua. [E questo mi sembra essere uno degli elementi più chiaramente emergenti dal congresso, ovvero il fatto che non vi è una sicura evidenza scientifica di un aumento oggettivo dei casi di autismo nel mondo – il che non significa che non si possa pensare che l’aumento ci sia stato, ma che il dato non è scientificamente evidente, anche se molti scienziati propendono per una ipotesi di aumento].
Fombonne scarta decisamente l’ipotesi di una derivazione dell’autismo da una intossicazione da metalli pesanti, e da mercurio in particolare. Lo studio CHARGE del MIND Institute fa rilevare esattamente lo stesso livello di mercurio nel sangue di bambini con o senza sindrome autistica. Di contro, ha affermato Fombonne, una quantità di studi connette il rischio di autismo con l’età del padre e della madre. Si tratta sempre di singoli fattori tra molti.