Vendemmia

Moltissime persone con autismo patiscono un sovraccarico sensoriale. Il mondo circostante è pieno di stimoli: rumori di ogni tipo che si sovrappongono, oggetti che appaiono e scompaiono in un flusso incessante, persone che interagiscono e che ti rivolgono richieste incomprensibili o ti chiedono di fare cose che non capisci. Anche i volti sono mutevoli, e inseguire i loro continui cambiamenti per capire cosa significano è faticosissimo per quelli che non sono in grado di cogliere spontaneamente il senso di un sorriso o del tono della voce. La vita di un soggetto autistico, il cui cervello funziona in modo rigido, ed è in grado di processare un elemento alla volta, e di tenere aperto un solo canale sensoriale alla volta (esagero un po’ per farmi capire), è molto stressante: da lui si pretende tantissimo in rapporto alle sue capacità, e spesso lo si chiede anche in modo sbagliato. L’Orto di San Francesco è un ambiente che vuol tener conto delle difficoltà intrinseche all’essere autistico: la campagna è un luogo in cui gli stimoli sensoriali sono meno numerosi e meno fastidiosi. Nella foto vediamo Ettore intento alla vendemmia nel silenzio della vigna.

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