Ciò che caratterizza l’Orto di San Francesco è il fatto che qui i bambini e ragazzi autistici trovano un ambiente ecologico. Significa che una gran parte delle attività che vi si svolgono riproducono quelle della vita reale, senza quella distanza che spesso si trova nei centri riabilitativi. All’Orto si insegna, ad esempio, a far bollire l’acqua, con tutte le precauzioni. Saper utilizzare i fornelli per semplici preparazioni è una abilità che nella vita reale può essere assai utile. E anche bambini e ragazzi con grave ritardo cognitivo possono apprendere molto. Qui vediamo Jessica, l’unica bambina dell’Orto di San Francesco. Bisogna tener presente che l’autismo colpisce molto di più i maschi che le femmine.